Sky Cinema Comedy la guida TV di ieri

Volare è un film che intreccia dramma e speranza, narrando la storia di Anna B., un'attrice di successo la cui carriera è in pieno volo, con un importante progetto cinematografico che la attende in Corea. Tuttavia, Anna si trova ad affrontare un ostacolo paralizzante: una profonda paura di volare, un'eredità paterna che ha limitato la sua vita in modi che non avrebbe mai immaginato. Quest'aviofobia non solo condiziona la sua carriera, ma incrina anche la relazione con la figlia, desiderosa di spiccare il volo verso Stanford, e con la sua agente, che la spinge a superare i confini della fiction nazionale.

Dopo aver rinunciato all'ultimo momento a prendere un volo, Anna si ritrova costretta a confrontarsi con la realtà quotidiana e i piccoli compromessi che comporta. Ma la vita fuori dallo schermo le insegna che non ci sono controfigure per i problemi personali e che, talvolta, è necessario fare il grande salto. È con questa rivelazione che Anna decide di affrontare la sua paura iscrivendosi a un corso antistress, un vero e proprio stage per imparare a gestire l'ansia e superare le sue strategie di evitamento.

Volare è un viaggio emotivo e liberatorio, un racconto di coraggio e riscoperta personale. Con un cast stellare che comprende Margherita Buy, Sergio Rubini e altri noti talenti italiani, il film esplora le sfide interiori, le relazioni familiari e la resilienza umana, invitando lo spettatore a riflettere sulla propria capacità di superare i propri limiti.

Per esigenze lavorative, un assicuratore che non conosce una sola parola di inglese deve frequentare un corso di lingue ad Oxford.

Un veterano di guerra riunisce dieci ex commilitoni per mettere a segno un grosso colpo ai danni di cinque case da gioco. Superate alcune riserve tutti finiscono per accettare.

Adam Sandler è Michael Newman, un architetto talmente preso dal suo lavoro che finisce per trascurare la moglie Dana (Kate Beckinsale) e i due figli. Un giorno un misterioso individuo di nome Morty (Christopher Walken) gli dona un telecomando universale con il quale può mandare avanti e indietro gli avvenimenti di tutta la sua vita. Con un solo click Michael può tenere sotto controllo la sua carriera e la sua vita.

È cosa risaputa: un bravo psicanalista deve rimanere impermeabile alle emozioni che gli scaricano addosso i suoi pazienti. Ma nel caso di Elia, un analista ebreo di mezza età interpretato da Toni Servillo, c'è il sospetto che con gli anni la lucidità sia diventata indifferenza e il distacco noia. Ieratico e severo, con un senso dell'umorismo arguto e impietoso, Elia tiene tutti a distanza di sicurezza, persino la sua ex moglie Giovanna (Carla Signoris), che vive nell'appartamento di fronte e con cui continua a condividere il bucato e qualche serata al teatro dell'Opera. Quel che si dice un'esistenza avara d'emozioni, che Elia sublima mangiando dolci di nascosto e in gran quantità, finché un giorno, a causa di un lieve malore, è costretto a mettersi a dieta e a iscriversi in palestra.

A Gaeta, primi anni '80. Quattro donne in crisi provano a cambiare il corso delle loro vite armate di bigodini e pistole. Anna (Ambra Angiolini) è una ragazza madre, due figli da mantenere e nessun lavoro stabile. Maria (Serena Rossi) è una timida devota alla Vergine, vittima di un marito violento. Chicca (Ilenia Pastorelli) e Caterina (Silvia D’Amico), sorelle di indole opposta, sognano un futuro migliore, lontano. Col coraggio di chi ha poco da perdere, decidono di travestirsi da uomini e svaligiare insieme la banca del paese. Ma è solo l'inizio di una serie di azioni spericolate, su cui è chiamato ad indagare il commissario Morandi (Luca Argentero), un vortice destinato a stravolgere per sempre il destino di quattro "brave ragazze”.

Chi segna vince (Next Goal Wins) è un film avvincente e ispiratore diretto dal talentuoso Taika Waititi, che racconta la vera storia di redenzione e coraggio della squadra di calcio delle Samoa Americane. Dopo anni di sconfitte schiaccianti e di essere considerata la squadra peggiore del mondo, arriva un barlume di speranza con l'arrivo dell'allenatore olandese Thomas Rongen, interpretato magistralmente da Michael Fassbender. Rongen, un uomo dal carattere forte e determinato, accetta la sfida di trasformare un gruppo eterogeneo di giocatori, molti dei quali non hanno mai vinto una partita ufficiale, in una squadra competitiva.

Il film si addentra nelle vite dei giocatori, esplorando le loro storie personali, le sfide e i sogni. Tra loro ci sono Oscar Kightley, Kaimana, e Beulah Koale, che portano sullo schermo la passione e la resilienza delle Samoa Americane. Con umorismo, cuore e momenti di pura emozione, Chi segna vince va oltre il semplice calcio, toccando temi universali come l'identità, la comunità e la ricerca della vittoria contro ogni previsione.

Sotto la guida di Rongen, la squadra intraprende un viaggio incredibile, lottando non solo per vincere partite, ma anche per guadagnarsi il rispetto e l'amore di una nazione intera. Con un cast stellare che include anche Elisabeth Moss, Will Arnett, e Taika Waititi stesso, Chi segna vince è una testimonianza emozionante di come lo sport possa unire le persone e cambiare vite, ricordandoci che a volte, il vero trionfo risiede nel coraggio di provare.

Napoli fa da sfondo alle storie di quattro persone: un boss della camorra che, con l'aiuto della moglie, cerca in tutti i modi di scomparire, un'infermiera sognatrice ed un sicario che vivono sospesi tra il loro passato e il loro futuro incerto.

Roma. Giorni nostri. Dopo 80 anni dalla sua scomparsa Benito Mussolini è di nuovo tra noi. La guerra è finita, la sua Claretta non c’è più e tutto sembra cambiato. All’apparenza. Il suo ritorno viene casualmente filmato da Andrea Canaletti, un giovane documentarista con grandi aspirazioni ma pochi, pochissimi successi. Credendolo un comico, Canaletti decide di renderlo protagonista di un documentario che finalmente lo consacrerà al mondo del cinema. I due iniziano così una surreale convivenza, che tra viaggi per l’Italia, ospitate tv e curiosi momenti di confronto con gli italiani di oggi, porta il Duce a farsi conoscere e riconoscere sempre di più, al punto tale da diventare il protagonista di un show in TV e di mettersi in testa di poter riconquistare il paese.

Per esigenze lavorative, un assicuratore che non conosce una sola parola di inglese deve frequentare un corso di lingue ad Oxford.