Programmi del mattino
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È cosa risaputa: un bravo psicanalista deve rimanere impermeabile alle emozioni che gli scaricano addosso i suoi pazienti. Ma nel caso di Elia, un analista ebreo di mezza età interpretato da Toni Servillo, c'è il sospetto che con gli anni la lucidità sia diventata indifferenza e il distacco noia. Ieratico e severo, con un senso dell'umorismo arguto e impietoso, Elia tiene tutti a distanza di sicurezza, persino la sua ex moglie Giovanna (Carla Signoris), che vive nell'appartamento di fronte e con cui continua a condividere il bucato e qualche serata al teatro dell'Opera. Quel che si dice un'esistenza avara d'emozioni, che Elia sublima mangiando dolci di nascosto e in gran quantità, finché un giorno, a causa di un lieve malore, è costretto a mettersi a dieta e a iscriversi in palestra.
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La crisi è una disgrazia assodata, anche in Veneto, dove si è abituati a veder le cose marciare in un unico modo, quello “giusto”. Sopravvivere è diventato difficile. Gualtiero Cecchin non ha mai avuto problemi di soldi: fino a qualche tempo prima era un vero figlio di papà, arrogante, viziato ma simpatico. Con i soldi ormai finiti, come può tornare ai vecchi fasti? Con un’idea e una buona dose di incoscienza o deve scoprire qualcosa di più profondo, anche se in modo non del tutto convenzionale?
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A Gaeta, primi anni '80. Quattro donne in crisi provano a cambiare il corso delle loro vite armate di bigodini e pistole. Anna (Ambra Angiolini) è una ragazza madre, due figli da mantenere e nessun lavoro stabile. Maria (Serena Rossi) è una timida devota alla Vergine, vittima di un marito violento. Chicca (Ilenia Pastorelli) e Caterina (Silvia D’Amico), sorelle di indole opposta, sognano un futuro migliore, lontano. Col coraggio di chi ha poco da perdere, decidono di travestirsi da uomini e svaligiare insieme la banca del paese. Ma è solo l'inizio di una serie di azioni spericolate, su cui è chiamato ad indagare il commissario Morandi (Luca Argentero), un vortice destinato a stravolgere per sempre il destino di quattro "brave ragazze”.
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Napoli fa da sfondo alle storie di quattro persone: un boss della camorra che, con l'aiuto della moglie, cerca in tutti i modi di scomparire, un'infermiera sognatrice ed un sicario che vivono sospesi tra il loro passato e il loro futuro incerto.
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Programmi del pomeriggio
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Commedia a tinte gialle targata Sky Original con Jon Hamm e Tina Fey. In una polverosa citta' dell'Arizona, il capo della polizia si trova alle prese con gli omicidi di due donne omonime.
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Commedia Sky Original di e con Pif, Fabio De Luigi e Ilenia Pastorelli. Licenziato a causa di un algoritmo, Arturo trova lavoro come rider e si consola con Stella, ologramma nato da una app.
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Un giovane padre di famiglia che decide di sorprendere sua moglie Debbie (Christina Applegate) e i loro due figli. Organizzerà un’indimenticabile vacanza on the road alla volta di un famoso parco divertimenti. Ma non tutto filerà liscio…
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Programmi della sera
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Il deserto. Vasto, infinito e solitario. Ma cosa succede quando il vuoto del deserto si scontra con il caos delle emozioni umane? "Asteroid City" di Wes Anderson ci offre una risposta. La città nel cratere non è soltanto una pittoresca ambientazione, ma il simbolo stesso del vuoto interiore che ognuno di noi porta dentro.
Il film inizia con una scena che mette a nudo la fragilità umana: un'auto in panne in un paesaggio desolato. Ma il deserto di "Asteroid City" non è solo fisico; è anche emotivo. I protagonisti, sospinti da destini diversi, si trovano catapultati in questo luogo dove l'inaspettato diventa la norma. L'arrivo di un extraterrestre non fa che accentuare questa sensazione, costringendo i personaggi a confrontarsi non solo con l'ignoto, ma anche con se stessi.
Il grande talento di Anderson sta nel riuscire a prendere una storia apparentemente semplice e farla esplodere in mille sfaccettature. Laddove altri registi avrebbero optato per l'azione o il sensazionalismo, Anderson sceglie la riflessione. I suoi personaggi non sono semplici archetipi, ma anime complesse, attraversate da dubbi, paure e desideri.
Il gioco tra finzione e realtà è magistralmente gestito, con la pièce teatrale narrata da Bryan Cranston che diventa metafora del film stesso. Anderson ci mostra che la vita e il cinema sono due facce della stessa medaglia, entrambi in grado di confondere, affascinare e sconvolgere. La sequenza con Margot Robbie è emblematica in questo senso, con i confini tra personaggio e attore che diventano sempre più sfumati.
"Asteroid City" rappresenta anche una sorta di riscatto per Anderson. Se in "The French Dispatch" il regista sembrava aver perso un po' della sua magia, qui la ritrova e la dispiega in tutto il suo splendore. C'è una sincerità in questo film che mancava nelle sue opere precedenti. Una sincerità cruda, sottolineata da interpretazioni magistrali, come quella di Scarlett Johansson, che con una semplice parrucca riesce a dar vita a un personaggio profondo e multidimensionale.
E poi c'è il finale, un inno all'arte e alla sua capacità di trascendere la realtà. Anderson ci ricorda che, nonostante tutto, il cinema ha il potere di elevare, di farci sognare e di aiutarci a confrontarci con la nostra stessa umanità.
In sintesi, "Asteroid City" è un viaggio emotivo nel cuore del deserto umano. Un film che non si dimentica facilmente e che, come il cratere al centro della storia, lascia un'impronta indelebile.
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Diego Abatantuono e Isabella Ferrari in una commedia cult di Carlo Vanzina. Milano, anni 80: un teppista dal cuore d'oro aiuta un padre disperato a ritrovare la figlia scappata di casa.
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Sempre goliardici ma più arrugginiti, tornano i Moschettieri D’Artagnan (Pierfrancesco Favino), Porthos (Valerio Mastandrea) e Athos (Rocco Papaleo), richiamati dalla Regina Anna d’Austria (Margherita Buy) per un’ultimissima missione segreta. Guidati stavolta da una singolare veggente di nome Tomtom (Giulia Michelini), si lanceranno in una nuova, mirabolante, avventura che intreccerà i destini della piccola Principessa Ginevra (Sara Ciocca), figlia di Enrichetta d’Inghilterra (Anna Ferzetti), e Buffon (Federico Ielapi), un giovanissimo e riccioluto orfanello. In un viaggio costellato di sfide di ogni genere e incontri fantastici, tra cui quello con Cirano (Guido Caprino), si troveranno ad affrontare la più dura delle prove: scegliere tra la fedeltà alla Corona e quella all’amicizia.
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Programmi della notte
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È cosa risaputa: un bravo psicanalista deve rimanere impermeabile alle emozioni che gli scaricano addosso i suoi pazienti. Ma nel caso di Elia, un analista ebreo di mezza età interpretato da Toni Servillo, c'è il sospetto che con gli anni la lucidità sia diventata indifferenza e il distacco noia. Ieratico e severo, con un senso dell'umorismo arguto e impietoso, Elia tiene tutti a distanza di sicurezza, persino la sua ex moglie Giovanna (Carla Signoris), che vive nell'appartamento di fronte e con cui continua a condividere il bucato e qualche serata al teatro dell'Opera. Quel che si dice un'esistenza avara d'emozioni, che Elia sublima mangiando dolci di nascosto e in gran quantità, finché un giorno, a causa di un lieve malore, è costretto a mettersi a dieta e a iscriversi in palestra.
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Il trentenne Walter Vismara ama condurre una vita ordinata e senza sorprese: ragioniere nell'animo prima ancora che di professione, lavora come contabile in una fabbrichetta di Vigevano. Da un giorno all'altro la fabbrica chiude e il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato in un'azienda avveniristica della vitale e operosa Milano, al servizio di un imprenditore moderno e brillante, il cavalier Tosetto. Andrebbe tutto bene se non fosse che costui ha il pallino del folber (termine coniato da Gianni Brera) e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro ammogliati. Walter, che il calcio non lo sopporta, si dichiara portiere solo perché è l'unico ruolo che conosce. È costretto a giocare per non perdere l'impiego e oltre alla valanga di gol che subisce deve sottostare agli sfottò dei colleghi.
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In seguito alla scomparsa del marito Sue, una casalinga di periferia, diventa una celebrità locale. Mentre si imbarca in una ricerca in tutta la contea di Yuba per trovarlo, nel tentativo di prolungare la sua fama la donna finirà in esilaranti imprevisti: schiverà un'aspirante criminale, un'implacabile poliziotta locale, la sua sorellastra nonché giornalista alla disperata ricerca di una storia, e il fratello di suo marito. Tutti hanno infatti deciso di scoprire la verità dietro la scomparsa dell'uomo.